A che punto è la nuova riforma del Codice della strada 2024?

Il 28 marzo 2024, come molti sapranno, il testo è stato approvato dalla Camera dei Deputati con 163 voti favorevoli e 107 contrari.

A questo punto la riforma del Codice della strada passa al Senato. Ma al momento si trova ancora in Commissione Giustizia. Cosa significa? Che qui il testo viene discusso dai componenti. Al momento sono stati eseguiti un paio di cicli di audizione. Ma ve ne sono ancora altri da effettuare. Il termine per la presentazione degli emendamenti per la Commissione non è stato ancora fissato. Questo significa che non è ancora certo quando le norme potranno essere votate dal Senato. Sarà solo allora che la riforma del Codice della strada 2024 diventerà definitiva e vincolante dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il decorso dei 15 giorni di vacatio legis.

Ora non resta che definire un calendario. Calendario che, si ritiene, potrebbe coincidere con l’estate inoltrata. La tradizione vuole che, in passato, le più importanti riforme del Codice della strada siano state approvate tra luglio e agosto, in modo da prevenire le stragi estive delle discoteche. E probabilmente sarà così anche questa volta.

L’anno scorso il Senato ha chiuso il 4 agosto per ferie, per riprendere le attività dopo Ferragosto.

Pertanto possiamo dire che la riforma del Codice della strada potrebbe essere approvata o prima del 4 agosto (a questo punto è possibile ipotizzare anche fine luglio) o dopo il 15 agosto (verosimilmente il 19 che è lunedì).

Ma quali sono i punti principali della nuova riforma al Codice della Strada 2024? Riassumiamoli qui di seguito.

Patente sospesa per chi usa il cellulare alla guida.

Per chi è beccato al volante con il telefonino in mano il nuovo Codice prevede lo stop alla patente per una settimana se sulla licenza di guida ci sono almeno dieci punti, altrimenti lo stop è di quindici giorni; la sospensione raddoppia se l’utilizzo del cellulare causa un incidente o manda fuori strada un altro veicolo. Le sanzioni vanno da 250 a mille euro e per i recidivi da 644 a 2.588 euro. E su tutte le multe la maggiorazione per gli interessi non può essere superiore ai tre quinti dell’importo della sanzione.

Postato il 10 luglio

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