Il futuro è ibrido: 36 modelli entro il 2026

L’ibrido è la chiave del futuro. E in Stellantis lo sanno bene. Dopo aver annunciato la trasformazione della Fiat 500 elettrica in ibrida (con lo stesso 1.0 mild con cambio manuale della Panda), il costruttore ha svelato i propri piani di elettrificazione della gamma, che già quest’anno conterà ben 30 modelli, affiancati da altri sei in arrivo nel 2025 e 2026. Per il momento non sono state date informazioni precise sui nuovi prodotti, ma la tecnologia è scalabile “in alto e in basso”: in futuro ci sarà spazio per nuove ibride di dimensioni contenute, ma anche per vetture ben più grandi, che oltre alla soluzione a 48 volt del sistema eDct prodotto a Mirafiori (oltre che a Metz, in Francia) potrebbero alzare il voltaggio. E con esso le prestazioni e pure l’autonomia: lo stesso sistema che abbiamo già visto su modelli come la Jeep Avenger o la Fiat 600 potrà essere infatti aggiornato per diventare plug-in, proponendo potenze maggiori e autonomie superiori agli 80 chilometri.

Emissioni giù del 20%. Già oggi l’ibrido rappresenta il 41% delle vendite del gruppo Stellantis in Europa, ma questo numero è destinato a salire. Ciò, tuttavia, non significa che l’elettrico verrà messo in secondo piano: il colosso continuerà a puntare anche sulle Bev, adeguando il mix di alimentazioni a seconda delle richieste di mercato e della media emissioni, che dovrà comunque rimanere al di sotto di quella imposta dall’Unione Europea. Proprio l’ibrido full a 48 volt – che attualmente prevede un’unità elettrica da 29 CV integrata nel cambio automatico doppia frizione e alimentata da una batteria da 0,9 kWh – consente secondo la Casa di contenere del 20% le emissioni di CO2 rispetto a un termico non elettrificato con trasmissione automatica. Ma la strada per il futuro non è cambiata rispetto a quella tracciata dal piano Dare Forward 2030: entro l’inizio del prossimo decennio, l’obiettivo rimane quello di vendere in Europa unicamente automobili elettriche.

Anche per piccole e grandi. Detto questo, mancano ancora sei anni al 2030 e non è detto che la strategia non possa subire delle variazioni. A tal proposito, durante una call dedicata ai sistemi ibridi di Stellantis, Quattroruote ha domandato a Christian Mueller, responsabile propulsori Emea, e a Francesco Cimmino, capo ingegnere sistemi ibridi a livello globale, se ci sarà la possibilità di vedere il sistema ibrido basato sul cambio eDct (in una delle sue future evoluzioni più performanti) su alcuni modelli specifici: per esempio, sulla Lancia Gamma (basata su piattaforma Stla Medium, la stessa della Peugeot 3008 che già impiega questo sistema ibrido), sulla Jeep Compass 2025 o sulle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio che nasceranno su base Stla Large. “Non possiamo commentare”, hanno risposto i due manager, “ma il sistema è già usato sulla Peugeot 3008 e quindi, come potete immaginare, ci saranno ovviamente anche altri impieghi, pure su veicoli più grandi. Ma non si parte solo da Stla Medium: viene utilizzato anche sui nostri veicoli compatti su piattaforma Cmp. Stiamo lanciando una tecnologia a banda larga. E produrremo 1,2 milioni di unità all’anno. Il che, ovviamente, è una testimonianza che questo è davvero al centro della nostra strategia di sistemi di propulsione puliti e con prezzi abbordabili”. Come a dire: oggi non se ne può parlare, ma c’è da aspettarsi l’eDct su molti altri modelli. Piccoli e grandi.

Pubblicato dal sito Quattroruote.it

Postato il 09 luglio

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